e-cigarettes
Le sigarette elettroniche sembrano mettere a dura prova il sistema cardiovascolare tanto quanto le sigarette di tabacco. Una revisione del 2018 ha dimostrato che le sigarette elettroniche determinano in acuto una serie di adattamenti negativi he coinvolgono la funzione endoteliale, la rigidità vascolare, la vasocostrizione, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, l'infiammazione, lo stress ossidativo e la funzione piastrinica.
Uno studio americano recentemente pubblicato on line pubblicato sul Journal of American Heart Association, ha arruolato un totale di 467 persone senza malattia documentata delle arterie o altri fattori di rischio cardio-vascolare; tuttavia erano tabagisti tradizionali, fumatori di sigarette elettroniche e non fumatori. I primi due gruppi sono risultati ugualmente associati a segni di rigidità vascolare e minor produzione di ossido nitrico (indicatore questo del benessere delle arterie) rispetto ai non fumatori, mettendo in discussione le sigarette elettroniche come aiuto per smettere di fumare.
Questo in linea con altri studi dove si sono riscontrati cambiamenti sfavorevoli coinvolgenti la funzione endoteliale, la rigidità vascolare, la vasocostrizione, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, l'infiammazione, lo stress ossidativo e la funzione piastrinica.
Poiché non ci sono ancora studi clinici e sul lungo periodo che possano dare una risposta definitiva a questo dilemma, l’autore concludeva con alcuni consigli sull’uso delle sigarette elettroniche
Come il tabacco, le sigarette elettroniche a lungo termine danneggiano la funzione vascolare. In questo senso un team multidisciplinare che, forse anche con l’ausilio temporaneo delle sigarette elettroniche, aiuti il paziente ad abolire l'abitudine al fumo puó giocare un ruolo nel miglioramento clinico e funzionale del paziente dipendente.