colesterolo e prevenzione

Questo elegante articolo pubblicato su “Journal of American College of Cardiology” (tra le più autorevoli riviste scientifiche in ambito cardiologico) conferma ancora una volta l’importanza della prevenzione cardiovascolare, in particolare da questo studio è emerso che il numero cumulativo di anni in cui un individuo è esposto a livelli elevati di colesterolo (LDL-C) può predire il rischio di futuri eventi di malattie cardiovascolari.

Sono stati analizzati i dati di 4958 adulti asintomatici (età media, 24,9 ± 3,7 anni) che sono stati arruolati tra il 1985 e il 1986 e poi seguiti nel tempo. Durante un follow-up (mediano di 16 anni) dopo i 40 anni di età, 275 partecipanti hanno manifestato un evento cardiovascolare (un evento coronarico non fatale o un ictus o un attacco ischemico transitorio o un’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o un intervento di malattia arteriosa periferica o morte cardiovascolare). Da questo studio è emerso che sia il C-LDL rispetto all'età che l'andamento nel tempo dell'accumulo di C-LDL erano significativamente associati al rischio di eventi CVD Questi risultati sottolineano l'importanza di un controllo ottimale del C-LDL molto precoce (anche a partire dalla III decade di vita), perché un valore di C-LDL anche se sufficientemente basso, ma in età più avanzata non riduce completamente il rischio acquisito prima

Ma quanto deve essere il mio colesterolo per fare una buona prevenzione cardiovascolare?

Secondo quanto riportato dalle recente linee guida europee su trattamento delle dislipdiemie, ecco i nuovi target di trattamento a seconda delle diverse categorie di rischio

- pazienti ad altissimo rischio (rischio di mortalità cardiovascolare a 10 anni > 10%): ridurre l’LDL di almeno il 50% rispetto ai livelli basali e adottare un obiettivo terapeutico di LDL < 55 mg/dl

- pazienti ad alto rischio (rischio di mortalità cardiovascolare a 10 anni >5% <10%): ridurre di almeno il 50% i valori di LDL rispetto a quelli iniziali e adottare un obiettivo terapeutico di LDL < 70 mg/dl

- pazienti a rischio moderato (rischio di mortalità cardiovascolare a 10 anni >1% <5%): ridurre l’LDL sotto i 100 mg/dl

- pazienti a basso rischio (rischio di mortalità cardiovascolare a 10 anni <1%): ridurre l’LDL sotto i 116 mg/dl Unica eccezione a questi target così severi è l’anziano (> 75 anni) in prevenzione primaria, per il quale gli obiettivi di trattamento sono stati un po’ ‘ammorbiditi’.

Ma come faccio a sapere qual è la mia categoria di rischio?

Centro Cuore Treviso è in grado di seguirti in un programma di screening cardiovascolare avanzato alla valutazione del tuo rischio cardiovascolare; al Centro Cuore Treviso abbiamo elaborato un programma dettagliato di screening al fine di identificare i soggetti più elevato rischio che potrebbero trarre maggiori benefici dalla diagnosi e dal trattamento precoci.

Alessandro Daniotti